Pato spinge il Milan: 3-1

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iDarko
view post Posted on 17/10/2010, 08:16




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Una doppietta di Pato e il sigillo di Robinho danno un sapore brasiliano al 3-1 con il quale il Milan supera il Chievo a San Siro nell'anticipo della 7.a giornata di Serie A e conquista, almeno per una notte, la testa della classifica. Primo tempo di marca rossonera con i due gol di Pato, assistito da Ibrahimovic, al 17' e al 28'. Il Chievo si riprende nel secondo tempo e sfrutta un autogol di Ibrahimovic al 70'. Robinho chiude i conti al 93'.

LA PARTITA
Milan double-face, quello che si riprende - Lazio permettendo - la testa della classifica. Nel primo tempo si rivede la squadra che tante cose buone aveva mostrato prima della pausa, a Parma. Discreta condizione fisica e aggressività (Gattuso docet), movimento a centrocampo e del trio avanzato, con Ronaldinho - questa è la vera novità - che interpreta con impegno e qualità il ruolo da trequartista puro che parte dal centro ed è libero di muoversi, di seguire l'ispirazione della manovra. Il pubblico rossonero si diverte ed esulta grazie al ritrovato Pato, che trasforma in oro due genialate di Zlatan Ibrahimovic. In molti avevano intravisto, nelle due sole occasioni precedenti di convivenza, qualche calpestìo di piedi tra i due: Ibra risponde crossando al bacio sul primo gol (17', magnifico il destro incrociato di prima intenzione del brasiliano) e arrivando prima degli altri col pensiero su una punizione battuta a sorpresa e recapitata sul destro del Papero. Due gol nella porta del Chievo, zero in quella del Milan grazie ad Abbiati (gran riflessi su due tiri consecutivi di Constant) e alla coppia Nesta-Thiago Silva, vera chiave dello show rossonero. L'organizzazione difensiva generale del Milan, infatti, non è che sia migliorata granché, ed è tra l'altro complicata dai pasticci di Antonini, lato debole del quartetto di retroguardia; però, se hai due centrali così ti puoi permettere di lasciare a spasso il trio Ibra-Dinho- Pato e anzi, se sei in vantaggio, di innescarli in ripartenze letali: esemplare, in questo senso, l'azione del 45', con Sorrentino bravissimo a deviare in angolo un pallone uscito dal menu della serata (idea di Ibra, destro di Pato).

Il Diavolo, però, commette l'errore mortale di tirare il freno a mano sin dal primo minuto della ripresa. Un peccato dettato dal pensiero del Real Madrid, chissà. Quello che è certo è che il Chievo si ritrova tra i piedi il pallone e non se lo fa più rubare. L'ingresso di Thereau e Gelson (fuori l'inutile Granoche e Bentivoglio) aumenta i giri del motore della formazione di Pioli, Pirlo e Seedorf non riescono più ad appoggiare le azioni d'attacco e perdono lucidità. Abbiati ha il suo daffare (gran parata su Thereau), ma il segnale che la serata milanista non è più così radiosa è l'infortunio di Thiago Silva, che si gioca per un evitabile contrasto con Pellissier il Real Madrid e, forse, qualcosa di più. Senza il suo dioscuro, il Milan perde qualche certezza: e arriva puntuale il gol del Chievo, meritato quanto occasionale, prodotto da una carambola su angolo che incoccia sulla testa di Ibrahimovic e beffa Abbiati. Che strana serata per Ibra: due assist, zero gol, un autogol. Si innervosisce, lo svedese, molla qualche colpo proibito (chiedere ad Andreolli e a Fernandes) e risulta piuttosto inefficace nel finale in cui il Milan si aggrappa ai muscoli del fresco Boateng per reggere il forcing del centrocampo del Chievo. L'ultima parola, però, è di Ronaldinho: dopo 90 minuti di qualità e inedità quantità, ecco l'assist giusto per Robinho, entrato a metà ripresa al posto di Pato. Dribbling a Sorrentino e ai fantasmi del pareggio, palla in rete e spazio al samba per festeggiare il primo gol in rossonero e la vittoria fondamentale per l'autostima di una squadra potenzialmente grande, ma ancora a metà strada tra il sogno e la realtà.
 
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